39 | Come argilla
Sono sempre stata attratta dall’argilla. Liscia, malleabile e con un forte sentore di terra, è una miscela viva fatta di sostanze alluminio-silicilate che deriva dalle rocce granitiche.
In ogni Paese che visito cerco artigiani che la sappiano plasmare e decorare, perché colori e design riflettono, come poche altre cose, tradizioni e simbologie di un popolo. Piastrelle, stoviglie, oggetti decorativi: se è fatto a mano, ogni cosa ha una storia da raccontare.
Nella terracotta, inoltre, mi piace cucinare. In Turchia, in speciali giare di terracotta si cola lo yogurt, in modo che resti bello denso. In Marocco, nella Tajine si prepara l’omonimo piatto a base di carne o pesce che, nei piccoli villaggi, viene ancora cotto nella fornace che alimenta l’hammam.
L’argilla è malleabile e, in quanto tale, rappresenta bene le persone in grado di adattarsi a situazioni ed eventi. Proprio come Isabella Simiele.
Ouimiel: dolce come il miele
Incontro Isabella la prima mattina fredda di settembre. Le ho dato appuntamento in una pasticceria: mi piace essere circondata di dolcezza quando ascolto la storia di qualcuno che non conosco.
Isabella ha gli occhi luminosi - come è giusto che siano alla sua età - ma riflettono anche tutte le vite che ha giù vissuto a soli 31 anni.
Rimasta orfana di madre a 10 anni, ha dovuto imparare a crescere “quasi” da sola. Una vita travagliata che ha saputo plasmare - come l’argilla - a sua immagine e somiglianza. Appassionata di sport nella natura, come l’arrampicata e il surf, ha lavorato dieci anni per un’azienda in ambito commerciale ma ora la sua principale occupazione è diventata la ceramica, che crea e dipinge ispirandosi all’Oriente.
E sono state proprio le sue creazioni asiatiche a spingermi a contattarla. “Mia madre mi regalò un dizionario cinese quando avevo sei anni e credo che il mio interesse per quel Continente sia nato così, inconsapevolmente” mi dice Isabella.
Dopo aver fatto corsi di tornio per imparare la tecnica ha deciso di iniziare a creare a qualcosa che fosse bello, ma che avesse un’utilità. Così, ispirata dai biscotti della fortuna tipici dei ristoranti cinesi (che in realtà sono giapponesi e proliferati in America, ma questa è un’altra storia che puoi trovare qui), ha pensato di realizzare dei biscottini di ceramica da utilizzare come poggia bacchette, in cui inserire un messaggio.
Originali anche i contenitori per noodles in ceramica: colorati, eleganti e utili.
Ma la cosa più interessante di questa storia è che a ottobre nascerà il laboratorio con negozio Ouimiel a Torino - perché Isabella si è licenziata per dedicarsi interamente alla produzione di ceramiche e workshop - ma presto questa ragazza libera e geniale produrrà i suoi oggetti anche in viaggio perché ha fatto installare un tornio sul Van che sta allestendo, per andare alla ricerca di nuove ispirazioni.
Trovi Isabella Simiele e le sue Ouimiel Ceramics su Instagram
Infine, ho chiesto a Isabella se fosse un’ottimista e lei mi ha risposto:
Cerco sempre di vedere il positivo nelle cose, perché c’è in tutto. Anche nel mio lavoro in Azienda, dove gestivo circa settanta persone, ho voluto creare un clima di ottimismo. Già siamo bombardati di problemi e notizie negative, almeno durante le ore in ufficio volevo che tutti potessero vivere in un clima sereno. Andando contro tutte le politiche aziendali, ad esempio, permettevo di ascoltare la musica o di prendere le ferie in base alle necessità di ognuno.
Ho intervistato Isabella mentre Battiato cantava La Cura: te la lascio qui perché ascoltarla fa sempre bene.
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il tè caldo in una giornata di pioggia, un ottimo piatto vegano, la ripresa delle lezioni di yoga
(Se sei nuovo e non sai cosa siano gli “arcobaleni”, l’ho raccontato nella Puntata 1 di Positivamente)
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Giornalista, autrice e, soprattutto, esploratrice. Appassionata di cibi e luoghi del mondo, ne scrivo articoli per giornali e storie per libri. Se fossi un piatto, sarei il cous cous. Pietra miliare della cultura mediterranea vanta origini africane che, però, sono giunte attraverso le nostre isole maggiori fino a Genova. Non guizza come gli spaghetti, non scivola come i maccheroni ma ha una presa rassicurante, conscio del ruolo di aggregazione che gli compete. È sobrio, per gli ingredienti semplici di cui è composto, ma sa essere raffinato, in base alle spezie che gli si abbinano. Per saperne di più su di me traveltotaste.net
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