Smultronstället è una parola svedese che, letteralmente, significa "il posto delle fragole selvatiche".
Sta a indica un luogo speciale, legato al cuore: un porto sicuro dove scompaiono ogni stress e tristezza.
Il posto delle fragole ci fa sentire sereni e ci è rimasto dentro, a volte senza alcun evidente motivo.
Sono certa che anche tu avrai un luogo a cui va il pensiero quando qualcosa va storto. Perché sai che proprio lì potresti sentirti leggerə; è quel posto in cui ogni angolo ti ricorda qualcosa, ma che vuoi conoscere in maniera sempre più approfondita perché quel posto riesce, ogni volta che ci vai, ad aprirti la mente un po’ di più, dando nuove forme ai tuoi pensieri.
Ecco, il mio posto delle fragole selvatiche è la Turchia. Te ne ho già parlato? Spero di no, ma nel caso ti chiedo di sopportare la ripetizione perché probabilmente mi sentirai parlarne spesso. E se per caso hai letto il mio libro Il cielo di maiolica blu, sai già com’è andata.
Una lunga storia
Ebbene, avevo sette anni e mentre camminavo sotto il sole di agosto nel sito archeologico di Efeso dissi a me stessa che sarei tornata, perché in quel Paese c’era di più per me.
Così è stato e continua a essere. Mi basta oltrepassare il confine (ci vado quasi sempre con la mia auto/Van) o assaggiare il primo boccone e mi sento a casa.
Un luogo felice di cui amo il clima, il richiamo alla preghiera del muezzin (no, non sono musulmana), i colori, i profumi intensi, la generosità delle persone, la storia antica, le arti.
La Turchia è un Paese in cui una gatta di strada si è meritata una statua per essere stata molto amata dalle persone.
Tombili - che in turco significa paffuto - è diventata famosa per la sua posa reclinata, appoggiata a un gradino con le zampe anteriori adagiate pigre sulla pancia. Era talmente coccolata e fotografata, da essere onorata - alla sua morte - di una statua a immagine e somiglianza.
Istanbul è anche una città dove quello del sahaf è un mestiere apprezzato. In teoria, è un libraio che tratta libri antichi e usati. Ma nella pratica è colui che, già durante l’impero ottomano, ha un ruolo importante nella diffusione dei libri in città e nel contribuire a ricomporre pezzi di storia e memoria di un Paese. Qui tutta la storia
Raccontami nei commenti qual è il tuo posto delle fragole.
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Stare meglio grazie allo yoga, i funghi con gli amici, un amico che rivedrò a breve
(Se sei nuovo e non sai cosa siano gli “arcobaleni”, l’ho raccontato nella Puntata 1 di Positivamente)
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Giornalista, autrice e, soprattutto, esploratrice. Appassionata di cibi e luoghi del mondo, ne scrivo articoli per giornali e storie per libri. Se fossi un piatto, sarei il cous cous. Pietra miliare della cultura mediterranea vanta origini africane che, però, sono giunte attraverso le nostre isole maggiori fino a Genova. Non guizza come gli spaghetti, non scivola come i maccheroni ma ha una presa rassicurante, conscio del ruolo di aggregazione che gli compete. È sobrio, per gli ingredienti semplici di cui è composto, ma sa essere raffinato, in base alle spezie che gli si abbinano. Per saperne di più su di me traveltotaste.net
Il Cielo di Maiolica Blu - un’insolita storia con la Turchia
Il mio primo romanzo Agata e le stelle
Dalla bagna càuda al sushi. Storia della Torino gastronomica (di cui ho curato la sezione sulla cucina etnica)