Chi mi conosce lo sa: il mio clima ideale è caldo e (strano a credersi) umido. In un’altra vita devo aver vissuto a latitudini più tropicali, tra mare e giungla.
Spesso, per addormentarmi, mi concentro su un ricordo felice e la maggior parte della volte il pensiero ricade su qualche viaggio in terra asiatica, specialmente in Sri Lanka. Giusto qualche giorno fa il super fotografo Graziano Perotti, amico e grande professionista con cui ho avuto il piacere di esplorare alcuni Paesi, mi ha mandato una foto che ha scattato durante il nostro viaggio a Ceylon. Eravamo al cospetto del Buddha di Avukana, nella zona centro-settentrionale dell’isola: uno dei siti archeologici più affascinanti.
In foto (sono quella in mezzo) ben si capisce quanto mi piaccia viaggiare leggera: per le mete calde, nello zaino metto solo un cambio completo e detersivo per lavare. Conseguenza di questa scelta è che sembro sempre una scappata di casa, ma per me una vacanza è risposo da tutto, anche da trucco e parrucco.
Se la sera sogno terre lontane, però, di giorno continuo a meravigliarmi per la bellezza che porta l’autunno. La luce calda che rende tutto d’oro, le foglie colorate, il cielo limpido e la voglia di fermarsi a riflettere, ma anche solo a guardare. In fondo apprezzo anche il buio anticipato: è un’ottima occasione per accendere delle candele.
Questo è ciò che vedo in questi giorni dalla finestra del mio salotto.
Sono fortunata a vedere ogni giorno lo scorrere delle stagioni, ma anche se vivi tra i palazzi puoi andare nel giardino più vicino e sederti cinque minuti su una panchina. Sono certa che noterai anche tu qualcosa di bello.
Notizie belle che ho letto questa settimana
Un ragazzino di 14 anni ha inventato un sapone che cura il melanoma. Si chiama Heman Bekele ed è stato premiato come migliore scienziato d’America.
A Torino una signora di 94 anni raccoglie frutta e verdura invendute al mercato di Porta Palazzo. Ogni giorno, intorno alle 13, Maria Aresca scende dal bus in via Milano con il suo carrello e inizia a girare la piazza. Partecipa alla distribuzione del cibo invenduto a cura del progetto RePopp*, riempie la borsa un po’ per sé, ma anche per amici e conoscenti che incontra nel suo tragitto.
(*Un progetto nato tra Amiat e l’Università di Scienze Gastronomiche per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari.)
Imparare la Fisica divertendosi. HOP - Hands on Physics propone strumenti e idee per l’insegnamento del metodo scientifico, delle scienze e, in particolare, della Fisica. Si ispira alla pedagogia dell’apprendimento basato sull’indagine. Realizzato e promosso dal CERN di Ginevra e dalla Fondazione Agnelli.
Se ci fosse stato quando, al liceo classico, facevo impazzire mio cognato che mi aiutava a studiare Fisica…
Sono stata intervistata
In settimana è uscita un’intervista che Pink Mojito mi ha fatto qualche tempo fa sul mio romanzo Agata e le Stelle. È sempre difficile, per me, rispondere alle domande: voglio raccontare del mio lavoro, ma senza autocelebrarmi o svelare troppo della mia vita privata. Credo, infatti, che sia importante proteggere me stessa e chi mi sta intorno. Nonostante sia, ogni volta, una sfida le interviste sono un’occasione per rivelare qualcosa di nuovo su di me. La puoi leggere qui, parlo di colore, sapore e corazze di neve.
Nel caso ti fosse venuta voglia di leggere il libro scrivimi, te ne manderò una copia autografata.
La cosa più strana che ho mangiato
Che io sia estremamente curiosa, credo che tu lo abbia capito. Non mi tiro indietro (quasi) davanti a niente, soprattutto se si tratta di cibo.
Così ho addentato con molta soddisfazione una barretta di cioccolato ripiena di coda alla vaccinara.
Non storcere il naso: sapevi che nella ricetta tradizionale di questo piatto tipico romano è prevista l’aggiunta di cacao o cioccolato fondente? È un’edizione limitata per il Salone OFF Torino dedicato a Tim Burton. L’ho raccontato qui. E comunque sì, mi è piaciuta!
Ti lascio una canzone
Mondo di Cesare Cremonini (la ascoltavo in loop nel 2010, ma mi piace ancora tanto)
Arcobaleni 🌈
La Turchia ancora nella mia vita (ma non è un viaggio), giocare con le foglie secche, la telefonata con un’amica lontana.
(Se sei nuovo e non sai cosa siano gli “arcobaleni”, l’ho raccontato nella Puntata 1 di Positivamente)
Chi sono 🎡
Giornalista, autrice e, soprattutto, esploratrice. Appassionata di cibi e luoghi del mondo, ne scrivo articoli per giornali e storie per libri. Se fossi un piatto, sarei il cous cous. Pietra miliare della cultura mediterranea vanta origini africane che, però, sono giunte attraverso le nostre isole maggiori fino a Genova. Non guizza come gli spaghetti, non scivola come i maccheroni ma ha una presa rassicurante, conscio del ruolo di aggregazione che gli compete. È sobrio, per gli ingredienti semplici di cui è composto, ma sa essere raffinato, in base alle spezie che gli si abbinano. Per saperne di più su di me traveltotaste.net
I miei libri: Il Cielo di Maiolica Blu - un’insolita storia con la Turchia | Storie, cucina e sapori dell'India. Sari, samosa e sutra | Il mio primo romanzo Agata e le stelle | Dalla bagna càuda al sushi. Storia della Torino gastronomica (di cui ho curato la sezione sulla cucina etnica)